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La contraddizione del sistema di reclutamento scolastico giunge all'estremo con le dichiarazioni


Ieri il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha dichiarato che ha dato il via al prossimo concorso a cattedre e che saranno reclutati solo i più bravi. É un sollievo che per il nostro Presidente del Consiglio sia stato dato un colpo durissimo al precariato come condizione esistenziale per gli insegnanti, ma occorre ricordare che questo concorso, previsto dalla legge che il Presidente dovrebbe conoscere a menadito, in quanto è stata difesa in più riprese da lui stesso di fronte alla stampa, agli insegnanti precari e al mondo della scuola tutta, è previsto tra le more di una serie di commi che fanno riferimento ad un piano straordinario di assunzioni. É un concorso indetto in regime straordinario, in quanto straordinaria (anche se pienamente regolare almeno per una decina d'anni!) é la composizione della attuale platea di candidati. Abilitati di stato, esclusi per un cavillo legale e per esplicita volontà politica dalla graduatoria ad esaurimento e per questo esautorati del diritto all'assunzione diretta.

Quindi, anche se di fatto obbligati a partecipare al concorso come unico canale di reclutamento, ricordiamo al premier che i candidati aventi titolo per la partecipazione sono già professionalizzati da servizio, selezione e formazione specifica e che le novità introdotte nella bozza, quali i requisiti linguistici, ad esempio, sono del tutto inedite e non sono state fornite dal MIUR stesso durante i costosissimi e faticosissimi corsi di abilitazione. Inoltre i docenti abilitati con i tirocini formativi attivi (TFA) un concorso lo hanno già superato.

Egregio Presidente Renzi, i docenti della seconda fascia si sono abilitati e formati rispettando le regole che lo stesso MIUR ha dettato. Ora vengono richieste specializzazioni aggiuntive a soli due mesi dal concorso.


Noi ci permettiamo di commentare rispetto all'opinione pubblica che il sistema di reclutamento scolastico sta vivendo, in questi ultimi mesi, un momento di iper-contraddizione: da un lato docenti stabilizzati nel piano assunzionale con titoli formativi conseguiti oltre 10 anni fa; dall'altro docenti in seconda fascia già in servizio come supplenti, con titoli formativi più recenti e più aggiornati, che invece a parere del MIUR non sono per niente sufficienti per essere insegnanti!


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