

Finalmente firmato il protocollo d'intesa tra la Regione Puglia e il MIUR per l'avvio del progetto Diritti a Scuola
E' notizia di qualche giorno fa la conclusione positiva, con la firma da parte della Ministra Giannini del relativo protocollo d'intesa, dell'accordo tra Regione Puglia e Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca relativo all'avvio della sesta edizione del Progetto "Diritti a Scuola". Per questo risultato pare siano stati importanti gli interventi presso il Ministro Giannini del sottosegretario Angela D'Onghia e presso le strutture amministrative competenti del Capo Dipartimento Istruzione Rosa De Pasquale.
Apprendiamo con soddisfazione questa notizia, che restituisce speranza non solo ai giovani pugliesi, che continuano ad essere destinatari di investimenti regionali, riconosciuti a livello europeo grazie al conferimento del prestigioso premio RegioStars da parte della Commissione Europea, ma anche ai tanti precari rimasti fuori dal piano di assunzioni, ormai distribuiti tra le graduatorie ad esaurimento, la seconda fascia e la terza fascia delle graduatorie d'istituto, nonchè educatori, psicologi e personale tecnico e amministrativo.
Inoltre da un comunicato di Roberto Calienno, segretario generale Cisl Scuola Puglia Basilicata, sappiamo che lo scorso 23 dicembre è avvenuto un significativo e importante confronto con l'assessore regionale per il Dirittto allo studio, Formazione e Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo sull'attuazione del progetto per l'anno 2016. L'Assessore ha condiviso con i rappresentanti sindacali il contenuto dell'avviso pubblico previsto per il prossimo anno.
In questo preciso momento storico le scuole pugliesi dispongono di nuove risorse nel corpo docente, il cosiddetto organico del potenziamento. E' però anche vero che spesso i docenti potenziatori assegnati alle singole scuole non corrispondono al fabbisogno espresso dai dirigenti. Ogni dirigente sceglierà come i potenziatori svolgeranno i propri incarichi e non si esclude che alcuni scelgano tra i loro ruoli gli stessi che precedentemente erano svolti dai docenti dei DaS.
Per questo motivo il progetto vedrà per questo anno una articolazione potenzialmente diversa, in particolare si è proposto che le singole scuole possano sottomettere progetti di cinque categorie principali:
• tipo A mirati alle competenze di ITALIANO;
• tipo B mirati alle competenze di MATEMATICA, SCIENZE;
• tipo B1 mirati alle competenze TECNICO-PROFESSIONALI;
• tipo C mirati al sostegno psicologico, all’orientamento scolastico e professionale e/o all’integrazione interculturale, all’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità ;
• tipo D mirati all’aggiornamento delle conoscenze dei docenti e basati sulla realizzazione di laboratori di formazione/informazione sull’innovazione metodologico-didattica.
Requisito base di ciascuna proposta sarà l'inclusione nell'idea progettuale di interventi almeno nei settori A e C.
Altre regole sono state chieste per evitare sovrapposizioni con gli incarichi dei docenti potenziatori assunti in fase C.
